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Lavorare in banca ( cap 30 )


di chiara94
12.12.2024    |    1.096    |    126 9.0
"Vuol dire che non temevi nulla; in quanto sapevi che quel reggiseno non era il tuo, e per forza doveva essere uno scherzo!" Elisa mi dice:" Certo, ..."
CAP 30

Finita la giornata lavorativa , Elisa si avvicina e mi dice:" Paolo, immagino che tu sia arrabbiato con me. Ma, alla fine , cosa ho fatto, di così' grave?"
Io le dico:" Elisa, non hai fatto nulla di così grave. Anche perché', alla fine, io ho giocato con voi , e vi ho presi in giro ! E mi sono pure molto divertito! Spero che rifaremo un'esperienza simile"
Lei mi risponde:" Paolo, smettila di fare il figo, il superiore. Ieri sera, stavi piangendo, e ora vuoi passare come il grande burattinaio?"
Io le rispondo:" Anche i cigni hanno un cuore e provano emozioni. Per questo motivo, ho avuto un piccolo crollo emotivo!"
Lei mi risponde:" Vuoi andare avanti, al infinito, con la storia del cigno?"
Io le rispondo:" Elisa, se stai con me, devi accettare che sono un cigno!"
Elisa mi dice :" Paolo, basta! Ti prego!Possiamo fare pace ?"
Io le rispondo :" Elisa, io non sono arrabbiato con te . Però' vorrei capire il motivo, di questo scherzo. !"
Lei mi dice :" Paolo, forse tu non te ne accorgi. Ma sei una persona veramente indisponente. Sei arrogante , presuntuoso, superbo. Ti credi migliore e superiore, rispetto a tutti gli altri. Non ti sopporta nessuno. Stai antipatico a tutti e tutte. E io mi vergogno di questa cosa, oltre che non sopportarla. L'obiettivo era farti capire, che devi essere più' umile e modesto, e rispettare quelli intorno a te !"
Io le dico :" e se non me ne fossi accorto, quanto sarebbe durato ancora il teatrino?"
Elisa mi risponde:" Paolo, sarebbe comunque finito oggi. Perché' non avrei voluto mettere a rischio il nostro rapporto. Piuttosto, ti accetto cosi'come sei. Io ho fatto questa cosa , a fin di bene . L'ho fatta per te. Perché', oltre che fare felice me , tu potresti stare meglio con te stesso !"
Io le dico:" in poche parole , dovrei accettare serenamente le altre tue frequentazioni?"
Lei mi dice:" Paolo, sono amicizie. Niente di più'. Tutte le mie coetanee hanno amici. Perché vuoi precludermi di avere amici ?"
Io le dico:" Elisa,io non avrò' un carattere perfetto, ma tutti i miei amici non lasciano uscire la propria ragazza, con altri !"
Lei mi risponde:" e sono cornuti. Perché' non la possono controllare, ventiquattro ore al giorno. Tu invece, mi permetti di uscire con amici e amiche , e non corri questo rischio. Perché' tu mi dimostri fiducia , e io non la tradiro' "
Io le rispondo:" ovviamente , io non potrò' partecipare alle tue uscite, con altre persone !"
Lei mi risponde :" Paolo, ma non è' vero. Alla festa ti abbiamo invitato , si o no ? Sei voluto tu, andare via ;e io sarei venuta via con te. Ma tu non hai voluto !"
Io le dico :" non è' andata proprio così, ma va bene lo stesso!"
Lei mi dice:" Paolo, se tu puoi venire ad una festa ; puoi anche uscire con noi , non credi ?"
Io le dico :" le tue due amiche non la pensano così !"
Lei mi dice :" Paolo, comanda Carmelo. Non comandano loro. Loro non contano nulla "
Io le dico:" Elisa, una domanda. Ma Carmelo, comanda anche su di te?"
Elisa mi risponde:" Paolo, Carmelo e' il capo. Non fare domande stupide!"
Io le dico, ridendo:" Cioe' , fammi capire. Uno comanderebbe sulla mia ragazza? "
Elisa mi risponde:" Paolo, a te non va bene;perche' tu vuoi fare il tiranno con me. E' questa la verita'!"
Io le dico:" Si, e' proprio cosi'!"
Elisa mi dice:" Carmelo non e' un tiranno, tu si. A me non piacciono i tiranni!"
Io le dico:" A te piace Carmelo, a prescindere!"
Lei mi risponde:" Paolo, inizi nuovamente a fare il geloso?"
Io le dico:" Elisa, io ho rivelato la mia vera identita'. Sono un cigno. Le cose non potranno essere piu' come prima!"
Lei mi risponde:" Paolo, basta con questa storia, che sei un cigno! Ti ridono tutti dietro!"
Io le dico:" Tutti chi? I miei colleghi cornuti? Le mie colleghe cornute?"
Elisa mi dice:" Paolo, dici cose senza senso!"
Io le rispondo:" Peche' voi non mi vedete, in tutto il mio splendore, e in tutta la mia grandezza!"
Elisa mi dice:" Paolo, ti prego. Basta tirare fuori questo discorso del cigno. Mi stai annientando psicologicamente. Mi fai vergognare troppo!"
Io le dico:" Elisa, ti dovresti vergognare, per altri motivi. Tipo aver fatto la figura della puttana, davanti a tutti!"
Elisa mi dice:" Paolo, ma avrei detto che era uno scherzo, e ci avrebbero riso tutti su!"
Io non le rispondo.
Elisa mi dice:" Paolo, a proposito. Posso almeno sapere, come l' hai capito?"
Io le rispondo:" Si, te lo posso dire.Quando siamo usciti dal ufficio di Vincenzo, e abbiamo parlato del reggiseno sborrato, tu continuavi a ridere. Non riuscivi a trattenere le risate. Se ridevi, e' perche' non eri preoccupata della cosa. Anzi, oltre a lasciarti completamente indifferente, ti faceva ridere. Vuol dire che non temevi nulla; in quanto sapevi che quel reggiseno non era il tuo, e per forza doveva essere uno scherzo!"
Elisa mi dice:" Certo, l'avevi messo tu, Paolo. Ma questo, non spiega il resto!"
Io le rispondo:"E' vero, ma se tu mi avessi tradito, il reggiseno ti avrebbe quantomeno scombussolata psicologicamente.Invece tu continuavi a ridere e a fare l'oca. Ora arrivo al resto. Hai detto che sei salita da Carmelo e che, quando sei scesa;Mattia ti ha fatto il terzo grado. E tu gli hai detto, che non ti piace come ragazzo, perche' ossessivo e paranoico. Quando, poco prima che andassi via io, avevi decantato le lodi di Mattia!"
Lei mi guarda, senza dire nulla.
Io continuo:" E questa e' stata la tua prima contraddizione. Poi pero', ce ne e' stata una, ancora piu' grande. Ti ricordi, che mi hai detto, che Mattia ha messo una mano in mezzo alle tue cosce, prendendoti alla sprovvista?"
Lei mi risponde:" Si Paolo, mi ricordo!"
Io le dico:" Pero' , quella sera, tu avevi un piumino lungo, che ti arrivava fino alle caviglie! E allora, come avrebbe fatto, Mattia? Aprirti il piumino, sarebbe stato complicato. Quella sera faceva molto freddo! Hai descritto minuziosamente i dettagli, e ti sei dimenticata di dirmi del giubbotto? Quando hai sottolineato particolari, che avresti potuto evitare?"
Elisa mi dice:" Molto bravo, Paolo. Ammetto che non ci avevo pensato!"
Io le dico:" Poi sono andato da Mattia, e il suo racconto poteva anche essere credibile. Pero' mi sembrava strana una cosa: Mattia, da perfetto sconosciuto, sale al primo piano, dove ci siete tu con Carmelo;senza che nessuno gli dica qualcosa o lo blocchi? C'erano diversi suoi amici, al pian terreno! "
Elisa mi guarda, senza rispondermi.
Io continuo:" E poi Mattia fugge, senza neanche prendere il giubbotto. Addirittura dormendo fuori casa, per la paura di essere seguito. Eppure e' salito al primo piano, senza alcun timore. Come la spieghi questa cosa? E' una totale contraddizione"
Elisa mi guarda male. Si rende conto, che ho ragione.
Io continuo:" Torno in banca e, dopo un tentato stupro; tu ti metti a ridere, chiamandomi mio dolce brontolone fidanzato cuck?"
Lei mi guarda, spiazzata.
Io le dico:" Elisa, chi ti ha detto, della mia partecipazione alla festa di beneficenza?"
Lei mi risponde, mettendosi una mano davanti la bocca, per coprire un principio di risata:" Un uccellino!"
Io le rispondo:"Elisa, continua a ridere. Che fai ancora di piu', la figura della stupida. No, Elisa! Non te l'ha detto un uccellino, te l'ha detto un cigno!"
Elisa spalanca gli occhi:" Paolo, sei stato tu, ad avvisarmi, con un numero anonimo, ed una voce contraffatta?"
Io le rispondo:" Si, mia dolce e seria fidanzatina della banca!"
Elisa sospira, trattenedendosi a stento:" ma il motivo?"
Io le rispondo:" Per rendere piu' divertente il tuo scherzo. Aggiungere nuove variabili. Tu pensavi di prendere in giro me; invece ero io a prendere in giro te!"
Elisa mi dice:" Paolo, pero' non c'e' da vantarsi!"
Io le rispondo:" Sono giorni che ti vanti, Elisa, di avermi tradito; facendo la figura della puttana. Per poi? Essere smascherata,fare la figura della capra. Avessi detto tu, che era uno scherzo, ti saresti forse salvata; ma oggi , al tuo posto, mi sarei andato a nascondere sotto terra!"
Elisa urla:" PAOLO, BASTA ! STAI ESAGERANDO! STAI PARLANDO CON LA TUA RAGAZZA!"
Io le dico:" Sto parlando con una, che mi ha dato i bacetti della nonna! Altro che la mia ragazza!"
Lei mi risponde:" Paolo, io, sul sesso, sono stata chiara subito!"
Io le dico :"Hai ragione. Continuo a raccontarti. Poi mi chiedi di venirti a prendere. Ti chiedo con chi sei. E mi dici di indovinare. In quel momento, mi viene un dubbio. Perche' davo per scontato, che tu fossi con Carmelo. Ma il fatto, che tu volessi giocare ad indovina indovinello, mi ha fatto pensare. Arrivo alla stradina, e tu scendi subito dalla macchina, quasi a non volermi fare avvicinare. La macchina e' ben nascosta, i vetri oscurati. Io non posso vedere il guidatore. Puo' essere Carmelo? Si. Ma non ne sono sicuro. Altrimenti, perche' scendere subito dalla macchina, senza farmi avvicinare, per umiliarmi ancor di piu?"
Elisa mi dice:" Paolo, la spiegazione poteva essere: non ti faccio avvicinare, per evitare uno scontro fisico!"
Io le dico:" E tu pensi di evitare cio', di notte, in un luogo isolato;scendendo dalla macchina di un altro? Quando lui avrebbe dovuto fare piu' manovre, per andare via. Tra l'altro, la stradina era sbarrata dalla mia macchina!"
Lei mi guarda, sempre piu' spiazzata.
Io continuo:" Tra l'altro, non avevi un capello fuori posto. Difficile pensare, che tu avessi scopato in macchina. E poi, il tuo continuare a ridere, a non riuscire a trattenere le risate; mi ha fatto capire, che c'era qualcosa che non andava. E' vero, sarebbe potuto essere un gesto per umiliarmi; ma allora perche' non farmi vedere, mentre eri proprio con Carmelo? Mi avresti umiliato, ancora di piu'! E soprattutto eri molto vaga sulla persona con te; nei discorsi cercavi sempre di non dire il nome. Eppure sapevi che avevo riconosciuto la macchina!"
Elisa mi dice:" Paolo, non so cosa dire!"
Io le dico:" Poi, a pranzo, davanti i colleghi, ho fatto volontariamente la figura dello stupido. Per mettere te e le altre due capre, a vostro agio. Per poi colpirvi, quando avevate le difese abbassate. E li ho insistito. Volevo che chiamaste i ragazzi. Ma tu non potevi farli chiamare, perche' Carmelo non sapeva niente. E neanche quelle due capre, sapevano del tuo piano!"
Elisa e' totalmente allibita.
Io le dico:" Poi mi mandi via da casa mia, parcheggiando sotto casa, la macchina di Carmelo. Ma fate in modo, di non farmi vedere, chi sale. Sento una risata maschile, come nelle chiamate della sera prima. Ma non una voce. E da una risata, potrebbe essere chiunque!"
Elisa mi dice:" Paolo, mi hai presa in giro. Ma non ti vergogni, a trattare cosi' la tua ragazza?"
Io le dico:" Poi bellissima la scena sul letto. Vedo una chiazza di sborra. Tutta concentrata in un solo punto. Non c'erano altre macchie sul letto, tu non avevi una minima traccia di sborra sul viso. Dunque le ipotesi erano due: o uno aveva provato a sborrarti addosso, sbagliando completamente la mira, e avrebbe vinto il premio di coglione del secolo; oppure uno aveva sborrato in quel punto solamente, per far si che io mi accorgessi della chiazza. A quel punto, ti ho messa alla prova: volevo vedere come avresti reagito, alla mia richiesta. E hai reagito, come immaginavo: mi hai risposto male, mi hai mandato via. Per un motivo molto semplice: a te, quella sborra , faceva schifo. E tu ti metti a scopare con uno, e pensi che un po' di sborra non ti arrivi sul corpo? Dunque perche' reagire in quel modo? Avresti solamente potuto dirmi no. Invece eri proprio schifata. Infatti tu eri ben distante dalla chiazza di sborra. E, a quel punto, ho pure scartato Carmelo: a te Carmelo piace, e la sua sborra probabilmente l'avresti pure leccata. Ma quella di un altro, no. Motivo in piu', per cui tu non eri con Carmelo!"
Elisa mi dice:" Paolo, io non sono una zoccola. Io non leccherei mai il seme di nessuno!"
Io le dico:" Poi, in banca, nel' archivio clienti, prendo il numero di Carmelo e lo chiamo. E li ho avuto la prova, che lui non ne sapeva niente!"
Elisa mi dice:" va bene , Paolo. Dimentichiamoci questa cosa. Stasera usciamo assieme e domani non ce ne ricorderemo più!"
Io le dico:" c' è ancora una cosa : se non era Carmelo, chi c'era con te, Elisa?"
Lei mi dice:" un amico di Carmelo !"
Io le dico :" ma come, Carmelo non è' il boss? Non è' lui che comanda ? Eppure qualcuno dei suoi amici deve averti aiutata , prestandoti la macchina. Carmelo non si sara'insospettito, imprestando la macchina ad un suo amico. Però' cosa gli hai promesso in cambio , Elisa ? Perché' non ci credo, che l' abbia fatto gratis !"
Lei mi risponde:" un semplice caffè. Alcuni si accontentano di un semplice caffè, perche' sono dei gentiluomini!"
Io le dico:" e l' hai già' preso con lui ?"
Lei mi dice :" devo andare tra un' ora !"
Io le dico:" tu non ci andrai e lo paccherai!"
Elisa mi dice:" Paolo, però' non puoi fare il tiranno!"
Io le dico :" non cambiare discorso , Elisa .Mattia mi ha detto una bugia, di quanto successo alla festa ;ed è' stato molto calmo , quando gli ho detto, che l' hai accusato di aver tentato di stuprarti. Dunque è' lui il tuo complice. Chiamalo e fallo venire qui!"
Elisa mi dice:" Paolo, possiamo evitare?"
Io le dico:" Assolutamente no! Sara' troppo divertente, mettervi uno di fronte l'altro!"
Lei mi dice:" Paolo, stai parlando della tua ragazza, non di una tua amica!"
Io le dico:" E tu hai di fronte, il cigno. E voi due, dopo quello che avete fatto, dovete comparire davanti il cigno!"
Elisa mi dice:" Paolo, basta questa storia del cigno! Ti prego!"
Io le dico:" Va bene, ci penso io!"
Prendo il telefono e chiamo Mattia:" Ciao Mattia, hai vinto un viaggio gratis, di una settimana, con Elisa. Ti aspettiamo, cosi' ti consegnero' personalmente il premio!"
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